Che cos’è lo scambio sul posto

 Che cos’è lo scambio sul posto e quale sarà il futuro di questo meccanismo in Italia

Introduzione

Lo Scambio sul Posto ha incentivato fortemente lo sviluppo del fotovoltaico in Italia. Sebbene sia ancora molto popolare, potrebbe subire dei cambiamenti nei prossimi anni. In questo articolo spieghiamo che cos’è, come funziona e quali evoluzioni possiamo aspettarci.

Che cos’è lo Scambio sul Posto?

Lo Scambio sul Posto (SSP) permette ai produttori di energia rinnovabile, principalmente fotovoltaica, di scambiare l’energia prodotta e non consumata con la rete elettrica. In pratica, un impianto domestico come un pannello solare immette l’energia in eccesso nella rete durante la produzione. Quando il pannello non produce abbastanza energia (ad esempio di notte), l’utente preleva energia dalla rete.

Come funziona?

Segue questi passaggi:

  1. Produzione di energia: L’impianto fotovoltaico genera energia durante il giorno. Una parte viene consumata immediatamente.
  2. Immissione in rete: L’energia prodotta ma non consumata viene inviata alla rete elettrica.
  3. Prelievo di energia dalla rete: Quando l’impianto non produce energia sufficiente, il fabbisogno viene soddisfatto dalla rete.
  4. Compensazione: Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) calcola la differenza tra l’energia immessa e quella prelevata. L’utente riceve una compensazione economica per l’energia immessa. Tuttavia, questa compensazione non corrisponde al valore pieno dell’energia, ma a una parte di essa.

Benefici 

Il meccanismo offre diversi vantaggi, tra cui:

  • Risparmio in bolletta: Riduci i costi dell’energia grazie alla parte prodotta e consumata direttamente.
  • Maggiore efficienza energetica: Utilizzi l’energia prodotta dal tuo impianto, riducendo la dipendenza dal fornitore.
  • Sostegno alla transizione energetica: Lo Scambio sul Posto ha favorito la diffusione del fotovoltaico domestico.

Limitazioni 

Nonostante i benefici, esistono alcune limitazioni:

  • Compensazione parziale: L’energia immessa in rete non viene pagata al prezzo di mercato. La compensazione è inferiore rispetto al valore dell’energia prelevata.
  • Incompatibilità con altri incentivi: Non puoi combinare questo sistema con il Superbonus 110%.

Analisi dello Scambio sul Posto in Italia

1. Diffusione degli impianti fotovoltaici con Scambio sul Posto

Il numero di impianti fotovoltaici che utilizzano lo Scambio sul Posto è aumentato significativamente in Italia. Secondo il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), nel 2023 il 65% degli impianti di piccola taglia (<20 kW) segue lo schema dello Scambio sul Posto.

  • Percentuale di impianti con SSP: 65%
  • Percentuale di impianti con Ritiro Dedicato: 20%
  • Percentuale di impianti senza compensazione: 15%

2. Energia immessa e prelevata nel sistema di Scambio sul Posto

Un altro indicatore importante è il rapporto tra l’energia immessa e quella prelevata dagli impianti SSP. Nel 2022, secondo i dati del GSE, gli impianti con SSP hanno immesso nella rete circa il 40% dell’energia prodotta, mentre il restante 60% è stato autoconsumato.

Questo dato indica che la maggior parte dell’energia prodotta viene utilizzata direttamente dagli utenti, mentre solo una parte viene inviata alla rete per la compensazione.

3. Compensazione economica e costi coperti dallo Scambio sul Posto

Lo Scambio sul Posto non prevede il rimborso totale per l’energia immessa. Di solito, la compensazione copre circa il 70-80% dei costi della bolletta energetica, mentre il restante 20-30% comprende costi di gestione, trasporto e oneri di sistema.

4. Previsioni future e accumulo

Con il crescente interesse per le soluzioni di accumulo energetico (batterie), si prevede un aumento dell’autoconsumo. Attualmente, solo il 5% degli impianti SSP utilizza batterie di accumulo, ma si stima che entro il 2030 questa percentuale possa raggiungere il 25-30%, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.

5. Scambio sul Posto vs. Ritiro Dedicato

Il Ritiro Dedicato è preferito da circa il 20% degli utenti, in particolare da chi produce energia in eccesso e sceglie di venderla direttamente al GSE. Tuttavia, lo Scambio sul Posto rimane più vantaggioso per chi ha un elevato livello di autoconsumo.

Conclusione: il futuro dello Scambio sul Posto

Lo Scambio sul Posto è stato cruciale per la diffusione degli impianti fotovoltaici in Italia. Tuttavia, con il cambiamento del panorama energetico, nuovi modelli come il Ritiro Dedicato, le Comunità Energetiche e l’uso delle batterie di accumulo potrebbero diventare le soluzioni principali nei prossimi anni. Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico, è importante valutare queste nuove opzioni per massimizzare i benefici e puoi rivolgerti ai nostri esperti in EnergieChiare. Contattaci!

Lo staff di EnergieChiare

Fonti:

GSE: GSE – Report e Pubblicazioni 

Arera: ARERA

Ispra: ISPRA

 

 

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