Perché l’inverno di quest’anno è più rigido e si paga di più in bolletta

Un inverno più rigido, ecco cosa dice la scienza

Le previsioni meteorologiche indicano che l’inverno di quest’anno è più freddo rispetto a quello passato. Secondo i dati del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), le temperature medie dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si prevedono più basse rispetto all’anno scorso. Questo fenomeno è dovuto all’indebolimento del vortice polare, che permette alle correnti fredde di raggiungere più facilmente l’Europa.

Inoltre, alcune regioni italiane potrebbero subire lunghi periodi di gelo. Al Nord, le temperature scenderanno sotto lo zero più spesso. Nel Centro-Sud, invece, si prevede un aumento delle precipitazioni. Questi cambiamenti climatici hanno conseguenze significative non solo sulla vita quotidiana, ma anche sui consumi energetici.

Consumi energetici in aumento a causa del freddo

Quando le temperature calano, aumenta la necessità di riscaldare le case e i luoghi di lavoro. Secondo ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), il gas naturale utilizzato per il riscaldamento rappresenta circa il 70% dei consumi energetici invernali. Questo è particolarmente evidente nelle famiglie che utilizzano sistemi di riscaldamento a gas.

Anche i dispositivi elettrici per il riscaldamento, come stufe e pompe di calore, contribuiscono a far salire le bollette. Per molte famiglie italiane, i consumi energetici potrebbero aumentare fino al 15% rispetto all’anno scorso. Questa crescita dipende sia dalle temperature più basse che dall’uso prolungato degli impianti.

Perché le bollette sono più alte quest’anno

Incremento del prezzo dell’energia

Il costo delle materie prime, come il gas naturale, è aumentato significativamente tra il 2023 ed il 2024. Come dimostra l’indice PSV di dicembre 2023 era 0,3885 €/Smc mentre a dicembre 2024 era 0,5092 €/Smc. Questo aumento riflette chiaramente le dinamiche di mercato che hanno portato a un incremento delle bollette.

Questo è legato a fattori geopolitici, come la riduzione delle forniture dalla Russia e una maggiore domanda globale. Secondo un report di ENEA, il prezzo del gas naturale in Europa è cresciuto del 40% rispetto all’anno scorso. Questo ha avuto un impatto diretto sul costo dell’elettricità.

Maggiori consumi per il riscaldamento

Il freddo intenso costringe le famiglie a utilizzare gli impianti di riscaldamento più a lungo. Di conseguenza, le bollette riflettono un aumento dei consumi. ARERA stima che una famiglia media italiana spenderà circa 1.500 euro per il riscaldamento quest’inverno, con un incremento del 12% rispetto al 2022.

Ritorno dell’IVA al 22% e fine degli sconti sugli oneri di sistema

Le bollette dello scorso dicembre 2023, inoltre, erano ancora calcolate con l’IVA al 5% e con gli sconti sugli oneri di sistema definiti dal Governo Draghi, determinando così rispetto alle bollette del dicembre 2024 un sensibile e ulteriore incremento dei costi per gli utenti, banalmente un pesante 17% in più.

Incremento delle tariffe energetiche

Oltre ai maggiori consumi, le tariffe energetiche sono influenzate da costi di trasporto e distribuzione più alti. Le recenti modifiche tariffarie hanno inciso ulteriormente sul totale delle bollette.

Come contenere i costi energetici

Per affrontare il rigore di questo inverno senza aumentare eccessivamente le spese, è possibile adottare alcune semplici strategie:

  • Ridurre la temperatura interna: Impostare il termostato a un grado in meno consente di risparmiare fino al 6% sulla bolletta.
  • Utilizzare termostati programmabili: Questi dispositivi permettono di regolare il riscaldamento in base agli orari, riducendo gli sprechi.
  • Migliorare l’isolamento della casa: Investire in infissi a doppio vetro e coibentazioni è utile per trattenere il calore.
  • Confrontare le tariffe dei fornitori: Passare al mercato libero e scegliere un fornitore con offerte vantaggiose può abbattere i costi. Noi di EnergieChiare siamo a disposizione per ogni cliente.

Prospettive future

Gli esperti prevedono che la crisi energetica attuale possa continuare a influenzare i prossimi inverni. Tuttavia, la transizione verso fonti di energia rinnovabile rappresenta una soluzione a lungo termine. Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili potrebbe stabilizzare i prezzi e garantire maggiore sicurezza energetica.

In attesa di questi cambiamenti, è fondamentale che le famiglie adottino comportamenti consapevoli per ridurre i consumi. Con il supporto di fornitori come EnergieChiare, è possibile affrontare le difficoltà con maggiore serenità e controllo delle spese.

Fonti

  • Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF)
  • ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), report 2023
  • ENEA, “Andamento dei prezzi energetici in Europa”, 2023
  • EnergieChiare, dati interni e analisi di settore, 2023

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